sabato 8 gennaio 2011

qui-ora!

Il momento presente è il maestro più efficace ed esigente con cui si possa venire a contatto nella vita.
È un maestro compassionevole: non giudica, non critica, non tiene conto dei successi né dei fallimenti.
Il momento presente è uno specchio, nel cui riflesso impariamo a vedere. Imparare a guardare in questo specchio senza ingannarci è la fonte di tutta la saggezza.
In questo specchio vediamo che cosa contribuisce alla confusione e alla discordia nella vita e che cosa contribuisce all'armonia e alla comprensione.
Vediamo, di momento in momento, la connessione fra il dolore e la sua causa; vediamo il legame fra l'amore e la sua origine.
Vediamo che cosa ci collega e che cosa ci scollega.


Christina Feldman e Jack Kornfield

mercoledì 5 gennaio 2011

Chi è grande e chi è piccolo?

Voglio ricordare un momento, una scheggia di tempo...
Siamo in vacanza breve a Noli, da cari amici.
Scendiamo, io e Maria (sette anni) a portare la cagnolina Lizzi a fare i suoi bisogni.
Fra i rumori del paese e della strada si sentono le tortore.
A quell'ascolto Maria esclama: "Oh! Io adoro sentire il rumore del gufo!"
Io prontamente faccio il genitore/insegnante, la correggo: "Questo non è il gufo, è la tortora. Eccola, la vedi? E' posata sulla punta di quel tetto".
Ma quello che voleva esprimere era ben altro...

Dopo pochi istanti ho realizzato quanto fosse stato prezioso per lei quel momento di bellezza e come io glielo abbia smorzato, interrotto con il mio intervento; quanto poco lo avessi compreso.


Lei nella sua grandezza ha espresso la sua meraviglia ed io nella mia piccolezza non l'ho colta quando era il momento di farlo.

Grazie Maria, grande Maestra.
Dispensatrice di perle di gioia.
Possa cogliere in silenzio e rispetto questi momenti preziosi
per entrare in sintonia con te e vivere ciò che stai vivendo tu.


 

martedì 4 gennaio 2011

Un augurio per il nuovo anno

Ti auguro
di
essere Luce per tutte le tue relazioni
e
che tutte le tue relazioni siano Luce per te.

buon 2011!

Ricordo di Swami Sivananda


"Vedi Dio in ogni creatura vivente e dentro di te,
senti la Sua presenza ovunque,
sperimenterai forza, gioia e beatitudine indescrivibile."

Swami Sivananda

sabato 9 ottobre 2010

Ecovillaggio: incontro in Lunigiana






Ecovillaggio: un termine a cui sto pensando molto spesso da molti anni e con una frequenza ormai quotidiana e che sto trasmettendo nei miei discorsi fra gli amici. Non intendo approfondire qui, anche se lo meriterebbe. Qui intendo solo riportare un resoconto, una descrizione breve del primo incontro tenuto l'ultimo we di settembre 2010 in Lunigiana (quella striscia di terra di Toscana che si incunea fra l'Emilia Romagna e la Liguria, ovvero la punta più a nord). Si tratta di una mail inviata ad una persona interessata e che non era presente. Una sintesi che può interessare anche altri e quindi la riporto volentieri...


Cara Anna Maria,
è bello sentire la tua curiosità... parlarti dell'incontro in Lunigiana non mi è facile, ma a grandi linee la posso mettere così... Daniele Alibrandi di Trento è un amico che ha messo gli occhi su un terreno di 8 ettari in Lunigiana e chiede "rinforzi/adesioni" per la creazione di un ecovillaggio che ricalchi/riproponga lo stile di vita dei nativi americani e che ne rifletta il grande rispetto verso la natura. Io, insieme ad altri seguiamo da diversi anni Manitonquat, un nativo Wampanoag (America nord orientale) che viene in Italia a tenere seminari e summercamp (campi estivi). Secondo la tradizione tribale ci incontriamo in cerchio e coltiviamo le nostre relazioni. Molti gruppi che seguono il "sentiero rosso" fanno cerchi, ma non tutti i gruppi mettono l'attenzione sulle relazioni e sono molto pochi i nativi che ci danno quei messaggi utili per entrare in relazione profonda, cosa che riteniamo fondamentali per poter creare qualcosa insieme. Io sono di Vicenza e da noi si fanno cerchi ogni due o tre settimane, ma quando ci incontriamo con Manitonquat proveniamo da molte parti d'Italia. Comunque si tengono cerchi regolarmente a Cecina (LI) e a Cerveteri (Roma) oltre che da noi. Insieme ad altre tre persone organizziamo in agosto un evento chiamato Summercamp, della durata di una settimana/dieci giorni, dove insieme a Manitonquat approfondiamo le nostre relazioni ed impariamo a vivere insieme in una dimensione fraterna. Daniele questa estate è venuto prima ad un finesettimana a Vicenza e poi al summercamp (presso il Villaggio Verde a Cavallirio (NO)), portando i suoi amici di cerchi e ha trovato una buona sintonia con il nostro percorso. Così, già al summercamp avevamo fissato un incontro per fine settembre per visitare questo terreno. E così è stato. Eravamo in 23 persone La maggior parte di noi è stata al summercamp, quindi ci siamo trovati in cerchio per approfondire le nostre intenzioni e per capire come muoverci. E' anche venuto Antonio De Falco (si occupa di agricoltura sinergica) a parlarci della sua esperienza pluridecennale con la creazione di ecovillaggi. Il posto è molto bello, ma per tutti non è ancora la cosa fondamentale da vedere. Fra di noi ci sono persone pronte subito a partire e altre meno pronte, ma questo non è un problema, dobbiamo solo capire come gestire tutte le energie disponibili. La cosa fondamentale che cogliamo tutti sono: conoscersi, incontrarsi spesso e trovare le nostre affinità e curare le nostre relazioni umane ed energetiche con Madre Terra. D'altra parte per vivere insieme dobbiamo prima di tutto affezionarci l'un l'altro e sentire di essere connessi e interdipendenti. Il nostro prossimo incontro sarà a Trento da Daniele e sua moglie Patrizia il fine settimana del 30/31ottobre/1novembre (sabato/dom/lun). Si pensava già per l'estate di organizzare un "Village Camp" di una settimana per vedere come riusciamo a gestire le nostre energie pratiche per poter ospitare tutti coloro che vogliono avvicinarsi al nostro progetto. Comunque stiamo muovendoci ancora in zona "conoscenza". Credo che prima di un terreno definitivo vogliamo il gruppo, la tribù, un senso di appartenenza reciproca e di amore. Nei cerchi noi facciamo così.

martedì 1 giugno 2010

Vivere Naturalmente

Vivere naturalmente...
Da un po' di tempo mi risuona questo "concetto", questo "desiderio", questa "ricerca".
Perché?! Cosa significa per me questo rapporto con la Natura, con la Vita, con Madre Terra?!
Dove voglio arrivare?!
Mi rispondo da solo... Sento il bisogno di rientrare nel Grande Grembo Materno... coccolato, sostenuto, nutrito, in pace, ricco di tutto ciò di cui ho bisogno, senza avere nulla che mi disturbi, pienamente in salute, pienamente vivo. Finalmente libero di contemplare Madre Gaia come suo figlio e, rifletterne la Sua immagine e come lei essere ricco della Sua saggezza.
So che la strada potrebbe essere lunga e probabilmente anche dura a tratti. Sarà dura nella stessa misura in cui saranno duri a morire i miei schemi interiori che si opporranno alla libertà che offre a piene mani Madre Gaia.
Per il momento Grazie di sostenermi con il tuo amore infinito, Grazie di essere qui ora.

giovedì 25 febbraio 2010

Aprire gli occhi

C'è un profondo cambiamento che deve verificarsi se vogliamo che questo mondo esca dalla corruzione in cui stiamo soffocando noi stessi. Il cambiamento deve avvenire nelle nostre coscienze e deve intaccare pesantemente e concretamente, come la ruggine sul metallo, la struttura mentale di giudizio e dominazione su cui poggia la società attuale e che ogni individuo ha accettato passivamente senza riflettere, attraverso una visione collettiva chiara di una società che si fondi essenzialmente sull'Amore per la Vita e tutti gli esseri e che restituisca rispetto e dignità alla dimensione umana in ogni ambito della sua vita.
Come procedere? Cosa fare in concreto perché ciò avvenga?
Di fondamentale importanza è la relazione. L'incontro di persone che hanno a cuore la Vita, l'Armonia e l'Amore. Il sistema ci domina e ci controlla proprio mantenendoci separati e divisi gli uni con gli altri. Il sistema non favorisce le buone relazioni, ma ci mantiene chiusi in gabbie dorate, con allettanti proposte per rimanere in casa nel nostro comfort creato su misura per adattarci piacevolmente alla sottomissione ad esso.
Il sistema ha inventato il denaro per farci credere che possiamo acquistare tutto quello che vogliamo, ma accettando il denaro abbiamo messo noi stessi e il nostro tempo in vendita al sistema ed è nato il lavoro. Il lavoro è un'attività che ci permette di adattarci adeguatamente al sistema. Infatti: lavoro=denaro=riparo/alimenti/servizi/oggetti.
Come uccelli nati in gabbia non siamo più in grado di vivere fuori dal sistema, anche perché il sistema si è diffuso in ogni angolo della terra e non c'è un luogo che si possa definire completamente non intaccato dal sistema. Ma questo non significa che dobbiamo ritenerci sconfitti. Il sistema preme perché nessuno si senta desideroso di fuggirne e mette in gioco qualsiasi mezzo possibile di dissuasione.
Gruppi di persone che si incontrano e che si adoperano a cambiare intelligentemente la propria vita mettendo insieme le proprie energie, su tutti i livelli, e sono determinate a vivere una dimensione umana, dove al centro esista l'Armonia con il Creato e l'Amore verso tutti gli esseri, sono una minaccia per il sistema. Il sistema si indebolisce e perde di credibilità.
Un gruppo di persone può essere sufficientemente numeroso e legato al nuovo stile di vita da rendere ridicolo il sistema attuale e a metterlo in ridicolo agli occhi dei suoi "sudditi". Se un villaggio si rende sufficientemente autonomo e la sua gente instaura dei legami affettivi profondi, constaterà facilmente che può vivere senza criminalità, senza povertà, senza stress, senza sudditanza, favorendo l'arricchimento reciproco. Nessuno che dirige dall'alto, neppure a livello scolastico nel rapporto insegnante-alunno.
Un villaggio del genere destabilizza il pensiero comune e mortifica il sistema, lo rende poco credibile, poco desiderabile. In breve, lo depotenzia, lo indebolisce.
Questo è il potere dell'Amore.
Ma per fare ciò occorre incontrarsi tanto e sempre più spesso, creare affinità, profondità, un affetto vero e profondo, non trascurare nulla di ciò che sono propri timori, ma esaltare principalmente le proprie energie, la propria bellezza interiore, la propria ricchezza e gioia, il proprio senso di gratitudine nei confronti della vita e manifestarlo, lasciando andare il giudizio, che appartiene ancora al vecchio schema che ci vuole separati e parlare anche dei propri sogni e dei propri progetti e metterli insieme.